Il contributo è finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per l’autonomia abitativa e personale, nonché il percorso scolastico e formativo di eventuali figli e figlie minori.
Il reddito di libertà è riconosciuto dall’Inps nella misura massima di 400 euro mensili (erogati in un’unica soluzione per massimo dodici mesi), entro il limite delle risorse assegnate a ciascuna Regione o Provincia autonoma.
È compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito come il Reddito di cittadinanza o altri sussidi economici anche di altra natura (ad esempio, Rem, NASpI, Cassa integrazione guadagni, ANF, ecc.).
La domanda deve essere presentata all’Inps tramite il proprio Comune di residenza: alla domanda va allegata la dichiarazione rilasciata dal rappresentante legale del Centro antiviolenza. La certificazione deve contenere i dettagli relativi al percorso di emancipazione e autonomia seguito e lo stato di bisogno economico.