Informazioni
Il Comitato urbanistico di area vasta (CUAV) è l'organo collegiale introdotto dalla L.R. n.24/2017, istituito presso la Provincia di Ferrara (soggetto di area vasta), la cui finalità è di coordinare e integrare in un unico provvedimento (parere vincolante):
- l’esercizio delle funzioni di partecipazione del livello territoriale con competenze più ampie all’approvazione del piano
- il parere di sostenibilità ambientale e territoriale dell’autorità competente
- ogni parere, nulla osta e atto di assenso, comunque denominato, richiesto dalla legge per l’approvazione del piano
- le intese degli Enti titolari di altri strumenti di pianificazione cui lo strumento urbanistico all'esame del CUAV (PUG) apporti variante o ne assuma il valore e gli effetti ai sensi, rispettivamente, degli artt. 52 c.4 e 51 c.4 della L.R. 24/2017
Il CUAV esprime un parere motivato sul piano adottato ai sensi dell’art.46, c.2, della LR.n.24/2017, avente effetti vincolanti ai fini dell’approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG).
Il CUAV è formato necessariamente dai seguenti componenti ai sensi dell’art. 47, c.2, lettera c, che partecipano con voto deliberativo:
- il rappresentante unico della Provincia di Ferrara, con la funzione di Presidente del Comitato stesso, anche in qualità di autorità competente alla valutazione ambientale del piano ai sensi dell’art. 19, c. 33, della L.R. n. 24/2017;
- il rappresentante unico della Regione Emilia Romagna, con funzione di monitoraggio e supporto;
- il rappresentante unico del Comune titolare dello strumento urbanistico all'esame del CUAV.
- eventualmente i rappresentanti unici degli Enti chiamati ad esprimere l'intesa sul piano ai sensi degli artt. 51 c.4 e 52 c.4 della L.R. 24/2017.
Partecipano ai lavori del a CUAV, con voto consultivo:
- ARPAE e ogni altro Ente o organismo (AUSL, MIBACT Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paeasggio, Agenzia Regionale Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, Consorzio di bonifica, Autorità di Bacino, CADF, Settore Valutazione di Incidenza R.E.R., etc) competenti al rilascio dei pareri, nulla osta e atti di assenso, comunque denominati, richiesti alla legge per il piano in via di approvazione.
Ogni ente o amministrazione, facente parte del CUAV o chiamato a partecipare ai lavori con voto consultivo, è rappresentato da un unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente e in modo univoco e vincolante la posizione dell'ente o dell'amministrazione stessa.
Ciascun Comitato Urbanistico per l'esercizio dei propri compiti si avvale di una Struttura Tecnica Operativa (STO), che svolge l'istruttoria preliminare degli strumenti di pianificazione sottoposti al parere del CUAV e cura altresì gli adempimenti per la costituzione e il funzionamento dello stesso. La legge richiede, all'ente territoriale presso cui è incardinato il Comitato Urbanistico (la Provincia), la costituzione della STO. La struttura opera con il contributo istruttorio dei soggetti che intervengono ai lavori del CUAV, per integrare le loro valutazioni nel parere finale.
Ai sensi dell'art. 46 commi 2 e 4, il CUAV esprime il parere motivato sul PUG in ordine:
- al rispetto dei limiti massimi di consumo di suolo stabiliti dalle legge urbanistica regionale e della disciplina delle nuove urbanizzazioni;
- alla conformità del piano alla normativa vigente e alla coerenza dello stesso alle previsioni di competenza degli altri strumenti di pianificazione;
- sostenibilità ambientale e territoriale del piano con riferimento ai profili definiti dall’art. 46, c.4, lett. c, L.R. 24/2017 (obiettivi di protezione ambientale e di qualità urbana, ragionevolezza delle scelte effettuate rispetto alle alternative individuate dal documento di Valsat, possibili impatti significativi sull'ambiente e sul territorio derivanti dalle scelte di piano, misure previste ad impedire, ridurre o compensare tali impatti, adeguatezza delle dotazioni territoriali, infrastrutture e servizi pubblici di cui è prescritta la realizzazione o l'ammodernamento, indicatori territoriali e ambientali prescelti, modalità di svolgimento del monitoraggio);
- intesa dell’ente titolare, nel caso di piano in variante ad altro strumento urbanistico o che ne assuma il valore e gli effetti.